Confartigianato ha diffuso dati molto entusiasmanti in merito alla produzione di biciclette. Ad oggi, infatti, in Italia lavorano 3.043 aziende che producono, riparano o noleggiano biciclette con un totale di 7.815 dipendenti. Mobilità dolce: dalle auto alle biciclette Senza alcun dubbio, ad aver incentivato notevolmente l'acquisto delle biciclette sono state le politiche volte a salvaguardare l'ambiente. Non solo sport, dunque. A spingere gli italiani ad utilizzare la bicicletta è la volontà di non inquinare e di vivere in un ambiente sempre più pulito e, soprattutto, sano. Niente più automobile per recarsi sul posto di lavoro, a scuola o, addirittura, a fare la spesa? A quanto pare, sembra proprio di no. A giovarne non poco è la piccola e media industria che ha visto un aumento sensibile della domanda di mezzi di trasporto a due ruote. Addirittura, è interessante tenere conto del fatto che a guadagnare non sono solo i produttori di biciclette ma anche le aziende che si occupano di fabbricare l'abbigliamento tecnico ed ogni genere di accessorio. In buona sostanza, stando ai dati diffusi da Confartigianato, abbiamo a che fare con un fatturato che ammonta a 1,2 miliardi di euro. Il settore dell'export Un dato di cui è necessario tenere conto riguarda il fatto che la richiesta proviene anche dai Paesi esteri. La metà delle richieste, infatti, arriva proprio dagli stranieri. Scendendo nel dettaglio, il fatturato estero vale poco più di 617 milioni di euro. Il trend è in continua crescita e dal 2014 ad oggi ha guadagnato addirittura 2,2 punti percentuali. Ad acquistare più biciclette in Italia sono i francesi. Produzione interna: i numeri Solo nei primi due mesi dell'anno in corso, la produzione di biciclette ha guadagnato ben 13,8 punti percentuali. Se paragonato al medesimo periodo dell'anno precedente, si tratta di un dato davvero molto importante che lascia ben sperare per il futuro. Il trend, infatti, è a dir poco positivo. L'aumento è stato del 6,6%. Ad essere aumentato è anche il numero degli occupati. 3.936: è questo il numero dei dipendenti che ogni giorno assemblano, producono, riparano e noleggiano biciclette. La regione italiana in cui si producono più biciclette è la Lombardia. Le politiche ambientali messe a punto in Lombardia hanno dato buoni frutti e non è affatto da escludere un ulteriore aumento del trend. In sintesi, anche in Italia si sta abbandonando la cultura dell'automobile a favore di mezzi di trasporti eco-sostenibili. Una cosa è certa: il percorso da fare è ancora molto lungo e ogni regione dovrà incentivare l'utilizzo delle biciclette soprattutto attraverso la creazione di infrastrutture adeguate. La ripresa economica tanto attesa potrebbe passare anche dalla produzione di biciclette e l'economia green potrebbe diventare una realtà Non resta altro da fare, quindi, che avviare e/o potenziare le politiche ambientali al fine di incentivare l'acquisto e l'utilizzo delle biciclette su tutto il territorio.
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Stando ai dati diffusi dal Codacons, pare che ogni studente spenda in media 500 euro per acquistare tutto il necessario per la scuola. La quota è destinata ad aumentare se si tiene conto anche del denaro necessario per acquistare i libri di testo. Caro-scuola: ecco quanto costa studiare Settembre si avvicina inesorabile e la maggior parte delle famiglie sono già alle prese con le spese per libri, quaderni, zaini e diari. Senza alcun dubbio, l'inizio della scuola per tutte le famiglie con figli ancora in età scolare è un mese a dir poco pieno di spese. Il Codacons ha stimato che, in media, le famiglie italiane per il rientro a scuola spendano circa 500 euro. Tale cifra, però, è al netto dei libri di testo. In buona sostanza, sarebbero destinate all'acquisto di diari, quaderni, penne e zaini. Per rendersi conto di quanto costi mandare un figlio a scuola basta fare un giro tra gli scaffali dei supermercati che sono già stati riforniti di tutto l'occorrente. Il dato rincuorante riguarda il fatto che, rispetto all'anno precedente, non sono stati registrati rincari degni di nota. In sintesi, ogni famiglia, tra libri di testo e oggetti di vario genere per la scuola dovrà prepararsi a spendere circa 1.100 euro. Ecco come fare per diminuire le spese Come è facile immaginare, sono davvero moltissime le famiglie che proprio non riusciranno a sostenere una simile spesa. Come fare, dunque? Il Codacons ha deciso di fornire alcune informazioni che, di sicuro, si riveleranno a dir poco utili per risparmiare qualche euro ed evitare, quindi, di fare i conti con cifre esorbitanti. Per prima cosa, è assolutamente necessario evitare ogni genere di moda. Nelle settimane che precedono la riapertura delle scuole sono moltissime le pubblicità di zaini e pubblicità all'ultima moda che, però, non fanno altro che far lievitare i prezzi. Convincere i propri figli ad acquistare oggetti non necessariamente alla moda potrebbe essere un buon modo per risparmiare. Inoltre, proprio il Codacons consiglia di acquistare l'occorrente nei supermercati piuttosto che nelle cartolibrerie. In linea di massima, infatti, la grande distribuzione è sinonimo di risparmio. Il monito del Codacons Alle volte, i genitori sono eccessivamente premurosi ed acquistano anche ciò che, in realtà, non è necessario. Per tale ragione, il Codacons consiglia di acquistare solo ed esclusivamente il necessario e di rimandare gli acquisti in merito ai quali, ad esempio, è preferibile avere il parere dell'insegnante. Insomma, tra pochi giorni le famiglie italiane dovranno affrontare una spesa media di 1.100 euro e, pertanto, non resta altro da fare che andare alla ricerca dell'offerta più conveniente e, soprattutto, dell'acquisto intelligente. |