Finanza italiana Finanza italiana e rimborsi sui disservizi Purtroppo è una cosa nota che la finanza italiana sia molto problematica e costantemente in crisi. Al di là della mancanza di lavoro e del lavoro nero, un grosso problema sono i disservizi della pubblica amministrazione e i conseguenti rimborsi che spettano ai cittadini. Al centro della questione ci sono sempre i trasporti pubblici, con i consueti ritardi e scioperi. L’Autorità per i Trasporti è stata chiamata recentemente ad esprimersi su alcuni casi di pendolari di Emilia-Romagna, Abruzzo e Molise che hanno chiesto il risarcimento danni per molti ritardi e disservizi subiti. L’Authority ha raccolto le richieste dei pendolari e ha inflitto una grossa multa alle Ferrovie italiane. Trenitalia è oggetto di continue polemiche, richiami, multe, scioperi e chi più ne ha più ne metta, ma a volte i viaggiatori si riuniscono in azioni di gruppo e si fanno rappresentare da un avvocato in tribunale per essere risarciti. Il danno economico per le Ferrovie italiane è simbolico e non risolve certo il problema dei disservizi. Se la finanza italiana fosse gestita in maniera più oculata dai vertici dell’amministrazione probabilmente tutto il sistema funzionerebbe meglio e non ci sarebbe bisogno di spendere inutilmente soldi in processi, avvocati e rimborsi. Le risorse economiche di Trenitalia a volte non sono investite bene, il personale è poco e i treni sono in ritardo causando grossi problemi a chi deve viaggiare tutti i giorni per studio o per lavoro. I dipendenti dell'azienda di trasporti hanno un solo metodo per protestare e far valere i loro diritti: lo sciopero. Se vengono sottopagati, costretti a lavorare più del dovuto o comunque subiscono delle ingiustizie, possono solamente incrociare le braccia per smuovere le acque. Chi ci rimette, però, sono i viaggiatori innocenti e non è giusto. Arrivare in ritardo al lavoro può comportare delle sanzioni, oltre che un gran nervosismo e quindi un danno da stress per la salute. Allo stesso modo chi va all’università ed ha l'obbligo di frequenza deve sempre fare i conti con i ritardi dei treni e dei mezzi pubblici. I pendolari sono la categoria di persone che subisce maggiormente i danni di ritardi e scioperi dei trasporti. Fino ad oggi riuscire ad ottenere dei rimborsi non era semplice perché non era possibile collegare il biglietto del treno proprio con il treno specifico in ritardo o in sciopero. L’ultima decisione presa dall’Autorità per i Trasporti è stata clamorosa, perché per la prima volta ha stabilito che chi viaggia tutti i giorni abbia sempre e comunque il diritto ad essere risarcito per i disagi subiti dai ritardi. Chi ha potuto dimostrare di essere un pendolare e quantificare il danno si è riunito in una class action ed ha vinto la causa in tribunale. Una class action è un’azione legale condotta da un gruppo di persone contro un soggetto, che in questo caso è stato Trenitalia. È bastato dimostrare di essere dei pendolari di quella particolare tratta che il tribunale ha deciso di risarcire i viaggiatori. Se la finanza italiana funziona male è anche merito dei disservizi degli enti pubblici, in primis i trasporti.
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